Gemini Five Official Website | Wild Kingdom Records Official Website
Gemini Five Babylon Rockets Cover
Artist: Gemini Five
Location: Sweden
Line-up: Tin Star (vocals, guitar), Slim Pete (Drums), Snoopy (guitar,vocals), Hot' Rod (bass, vocals)
Album: Babylon Rockets
Label & Pubblication Year: Wild Kingdom, 2003
Tracklist: Babylon Rockets / TwentyFourSeven / You Spin Me Round (Like A Record) / Myself Esteem / Get It Off / Hardcore / Poison Envy / Automaticool / Chemicals Between Us / Hitchin' A Ride / Neon Kicks / Suicide Tuesday
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Molti si chiederanno come mai la recensione di questo dischetto compare solo ora sulle pagine di The Rock Explosion. La risposta è semplice e diretta; The Rock Explosion stava nascendo, conclusa l'avventura Teenage Angst, mentre i Gemini Five facevano uscire il loro debutto titolato Babylon Rockets per la Wild Kingdom di Calle Schewens, personaggio che molti ricorderanno legato alla White Jazz Records, ovvero la label che per prima puntò sui The Hellacopters. Allora, apro una divagazione per dirvi che Calle ha ripreso il nome della sua nuova casa discografica dai Manitoba's Wild Kingdom di Handsome Dick Manitoba, Ross The Boss e Andy Shernoff ; così come lo stesso Urrke, bassista dei Maryslim, ha confermato durante la nostra intervista. Bene passiamo ora ai Gemini Five, band composta da Tin Star e Slim Pete, ex-membri dei Jeckyll&Hide, da Hot Rod, già all'opera con i The Jet Set di Johnny Sonic (ex-Space Age Playboys) e da Snoopy. I Gemini Five sono uno dei più grandi esempi di intelligenza musicale che il panorama rock attuale possa contemplare; infatti il loro sound è assemblato con un'estrema cognizione di causa e vede una perfetta fusione di caratteristiche provenienti dallo scan rock, di influenze moderniste e di puntate prettamente heavy metal. Così i nostri hanno creato il loro biglietto da visita per il mondo del rock che conta; uno strabordante muro di suono che viene a rubarti l'anima con le sue melodie da urlo, inizia a farti muovere il fondo schiena con ritmi danzabili e comanda headbanging quando le chitarre iniziano a farsi dure come l'acciaio. Potremmo dire che i ragazzi hanno recepito in toto le nuove tendenze nu-glam provenienti dagli Stati Uniti di Beautiful Creatures e Killingbird per poi imbastardirle con quel tocco più patinato figlio degli Hardcore Superstar e con melodie catchy di stampo quasi synth-pop 80's. Non è infatti un caso che i Gemini five riprendano e trasportino in una dimensione appesantita la hit "You Spin Me Round"; originariamente appartenente ai "Dead Or Alive" dell'androgino singer Pete Burns. La title track esordisce con potenti riffs ed un refrain a tutto tondo, tanto melodico quanto intenso. "TwentyFour Seven" è una song pregna di melodia che per certi versi si avvicina al sound proprio del secondo lavoro degli Hardcore Superstar. Il mio vecchio background metal viene rifocillato dal lavoro delle chitarre di "Myself Esteem"; un pugno in faccia addolcito dal tiro "commerciale" di Tin e soci. Spedita e trascinante è la successiva "Get it Off", nella quale viene a farci visita un breve intermezzo di stampo quasi Mansoniano. La soluzioni acustiche di "Hardcore" permettono a Tin di mettere in risalto le sue ottime doti vocali, prima del massiccio refrain e di fughe chitarristiche cariche di feeling. La contagiosa armonia di "Poison Envy" cede le danze ad "Automaticool" nella quale le sonorità in stile Beautiful Creatures la fanno da padrone. C'è ancora spazio per la ballata "Hitchin' A Ride", il duro rifferrama di "Hitchin' A Ride", la dirompente energia di "Neon Kicks" e la conclusiva "Suicide Tuesday" nella quale le chitarre creano un mood sfrenato e rolleggiante. Moderni, pesanti, melodici, intelligenti: questi ragazzi sono una delle migliori "sorprese" appartenenti all'anno da poco trascorso!

Recensione realizzata da Rossi Bruno.
Vote: 8